Intervento introduttivo del Dott. Antonio Pileggi, Provveditore agli Studi di Cremona.

Nota preliminare

Contemporaneamente con l'entrata in vigore dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti e all'attuazione delle nuove norme sull'autonomia delle istituzioni scolastiche, nelle scuole della Provincia di Cremona è stata avviata la sperimentazione, prima in Italia, di un'attività didattica che si avvale delle strategie metodologiche della Peer education (educazione fra pari) volte a rendere i giovani protagonisti del processo formativo e coadiutori dei docenti nella vita scolastica.

L'attività ha avuto inizio nel coso dell'anno scolastico 1998/99 sulla base delle determinazioni del Ministero della Pubblica Istruzione che ha aderito al progetto internazionale di Peer Education delineato negli incontri dei Peer Educators tenutisi lo scorso ottobre a Malmo (Svezia) e a Malaga (Spagna).

Lo sviluppo di tale esperienza viene assistito e monitorato dall'Università degli Studi di Roma "La Sapienza" alla quale è stata affidata la gestione della fase della valutazione.

Le tematiche oggetto del coinvolgimento dei giovani riguardano l'attuazione dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti, l'educazione alle diversità, le simulazioni di situazioni professionali, i miglioramenti del clima in classe, la prevenzione del disagio, la prevenzione delle tossico-dipendenze.

Sono tematiche di grande attualità affrontate nel contesto di tre eventi insieme combinati: la sperimentazione dell'autonomia con l'autonomia didattica in primo piano; la sperimentazione della Peer Education con i giovani protagonisti di primissimo piano; l'applicazione della Carta dei diritti e dei doveri della componente studentesca che diventa parte attiva anche in ordine all'attuazione concreta dello Statuto.

Le modalità di attuazione dei progetti, la molteplicità dei soggetti coinvolti, la natura e il contenuto dei temi oggetto della sperimentazione, a cominciare dal prezioso lavoro sviluppato in favore dell'applicazione dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti, la contestualità delle riforme non più annunciate, ma concretamente attuate in materia di partecipazione attiva della componente studentesca alla vita della comunità scolastica e in materia di autonomia delle scuole di ogni ordine e grado, costituiscono una felice miscela di eventi e di comportamenti che rendono visibile e tangibile lo scenario dei cambiamenti epocali in atto nel sistema scolastico italiano alla fine del secondo millennio.

Modalità di attuazione

Il progetto

·         è iniziato ad Ottobre e si concluderà a fine Maggio 1999

·         coinvolge quasi tutte le Scuole superiori statali e non statali della Provincia di Cremona (almeno una classe per Scuola per un totale di circa 500 studenti), la Consulta delle Studentesse e degli Studenti, numerosi docenti

·         è coordinato dal Provveditorato agli Studi e dal Ministero della Pubblica Istruzione, con la supervisione della Facoltà di Psicologia dell'Università "La Sapienza" di Roma

·         si svolge in collaborazione con gli Enti Locali e istituzionali del territorio (Assessorati alla Pubblica Istruzione e alla Cultura, ASL) e altre Agenzie e associazioni di volontariato

Svolgimento della prima fase:

informazione dei Capi di Istituto, formazione dei docenti, formazione degli studenti, formazione rappresentanti di Classe e di Istituto, formazione degli studenti individuati come Peer Educators.

Svolgimento della seconda fase:

·         ideazione da parte di ogni classe coinvolta di un progetto applicativo della Peer Education

·         messa a punto del Progetto con la supervisione di formatori, del docente referente del Provveditorato agli Studi e del referente del Ministero della Pubblica Istruzione

·         definizione delle risorse e identificazione degli esperti da coinvolgere

·         organizzazione e gestione da parte delle Studentesse e degli Studenti del Convegno per la presentazione pubblica del lavoro svolto alla presenza del Consigliere del Ministro per le Politiche Giovanili, dott. Federico Ottolenghi e del Capo dell'Ispettorato Responsabile del Coordinamento per le Politiche degli Studenti e per il disagio scolastico, dott. Luigi Calcerano

·         organizzazione della giornata dell'Arte e della Creatività studentesca che ha coinvolto migliaia di studenti e la cittadinanza di Crema e di Cremona

·         monitoraggio dei primi risultati nei seguenti ambiti di intervento: socializzazione, recupero abilità allo studio e contenuti di base

I primi risultati

I progetti sono tuttora in svolgimento, ma i primi risultati sono più che soddisfacenti. Studenti, Docenti e Presidi delle Scuole interessate hanno rilevato miglioramenti nel clima classe, nella motivazione e nell'apprendimento.

Sono, questi, dati oggettivi già emersi a prescindere da successive valutazioni da effettuare con rigorosi metodi scientifici. Infatti sono dati posti in luce dalla copiosa documentazione prodotta nella fase esecutiva del progetto e dagli stessi atti del Convegno svoltosi il 12 Marzo 1999, un Convegno organizzato e gestito dagli stessi studenti per presentare pubblicamente i loro lavori nella splendida cornice della Sala del Consiglio Comunale di Cremona.

L'autoreferenzialità che ha caratterizzato la giornata del 12 Marzo non ha sminuito il lavoro svolto, ma ha valorizzato la prima esperienza in Italia di Peer Education.

D'altronde, hanno preso atto e dato atto dei vari aspetti positivi della sperimentazione gli interventi delle Autorità scolastiche presenti ai lavori del 12 Marzo: da Federico Ottolenghi, Consigliere del Ministro della Pubblica Istruzione per le Politiche Giovanili, a Luigi Calcerano, Capo dell'Ispettorato Responsabile delle Politiche per gli Studenti, dai Provveditori agli Studi, che hanno sostenuto e sostengono l'attuazione del progetto, ai Rappresentanti degli EE.LL e dell'IRRSAE, che hanno salutato l'iniziativa con grande interesse.

Sta di fatto, inoltre, che la corale richiesta degli Studenti, dei Docenti, dei Presidi e dello scrivente di ottenere la continuazione e la diffusione delle esperienze di Peer Education, sembra che abbia trovato ascolto per come risulta dalla Direttiva n. 105 del 16.4.1999 a firma del Ministro on. Giovanni Berlinguer che ha affidato al Coordinamento per le Politiche degli Studenti la "costruzione di esperienze di peer education".

 

Nel ricordare, altresì, che la citata Direttiva n. 105/1999 pone, fra le priorità cui improntare l'azione amministrativa, l'adeguamento delle attività rivolte a "valorizzare il ruolo della componente studentesca nel contesto del processo di riforma dell'ordinamento scolastico, favorendo l'attuazione dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti", è il caso di porre in evidenza che a Cremona si è provveduto anche a integrare il Nucleo di Sostegno all'Autonomia con la presenza di una studentessa e di uno studente appositamente designati dalla Consulta.

Nella presentazione della documentazione relativa al progetto pilota di peer education, non può mancare la doverosa evidenziazione del fatto che il Consigliere Ministeriale dott. Ottolenghi e il Capo dell'Ispettorato per le Politiche Giovanili dott. Calcerano hanno voluto esprimere formalmente, con apposite lettere, il loro apprezzamento e il loro ringraziamento rivolti a Studenti, Docenti, Presidi ed Autorità Istituzionali della Provincia di Cremona. Apprezzamento e ringraziamento esteso anche al Referente del Provveditorato agli Studi Prof. Claudio Bizzari. Ai citati apprezzamenti e ringraziamenti si associa lo scrivente che deve segnalare, conformemente a quanto segnalato dagli studenti, dai docenti e dai presidi e conseguentemente alla fattiva collaborazione registrata negli adempimenti di competenza del sottoscritto, gli impareggiabili meriti della dott.ssa Giovanna Boda che, per incarico dell'on. Ministro e del Consigliere Ottolenghi, ha diretto a Cremona la progettazione e la realizzazione della prima esperienza di peer education in Italia. Le attività di promozione e di sostegno svolte dalla dott.ssa Giovanna Boda, che gode stima e prestigio per le sue eccellenti capacità professionali e per il bagaglio culturale di cui dispone, sono state alla base del successo della sperimentazione.

 

Cremona, 6 Maggio 1999.

Il Provveditore agli Studi
Antonio Pileggi